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11 febbraio 2008
È stato meraviglioso questo viaggio in Ecuador… una rivincita… rispetto a quello precedente di Luglio, quando all’improvviso ho dovuto lasciare il Paese e tornarmene di corsa a casa per salutare mia madre, che purtroppo è mancata dopo qualche giorno dal mio rientro…
Un viaggio che sognavo di fare ormai da molto tempo e su cui avevo anche tanto investito.
A Luglio avrei dovuto fermarmi 24 giorni… Avevo iniziato ad offrire la mia presenza, affiancando alcune insegnanti presso le Guarderie della Colina del Norte e la Comunità per Disabili di Capodarco, a Carcelèn Bajo. È stato molto bello anche poter partecipare alle iniziative dei Centri Estivi, con i ragazzi della Casa Famiglia di Carcelèn. Qui, la compresenza e lo scambio di idee con gli insegnanti e gli educatori mi hanno permesso di mettermi in discussione rispetto ad alcuni aspetti della mia cultura e del mio lavoro in Italia, scontrarmi con i miei limiti, e con quelli degli altri, creando un vero proprio "scambio culturale".
Ma il ricordo più forte è stato quello dell’accoglienza da parte di tutte le persone che lavorano in Asa, a cominciare da quello in Casa Spondylus, dalla Famiglia Pellichero, dai coordinatori dei lavori, dai volontari, etc… Ogni sera in Casa Spondylus ricordo i ritrovi, il cucinare insieme, il cantare, il ballare, il condividere, il chiacchierare, il raccontarsi… Insomma, mi sentivo come in una grande famiglia ed è stato proprio tutto questo il movente che mi ha fatto ritornare lì, nel medesimo luogo, appena mi è stato possibile e che mi ha tenuta "ancorata" all’Ecuador, malgrado la mia sfortunata dipartita anticipata….
Devo ringraziare tutti gli amici che ho trovato, per avermi pensata, per le preghiere, per la dedica che mi hanno fatto nel sito di ASA, per le lettere e le email che hanno continuato a mandarmi in tutti questi mesi, perché mi hanno fatto sentire accolta e desiderata; li ho sentititi tutti vicinissimi a me, a condividere il mio dolore… Anche se la distanza fisica è davvero grande, io qui in Italia, mentre vivevo questo momento triste della mia vita, ho sentito i miei amici accanto a me, con la loro energia, la loro forza ed il loro spirito. Avere loro notizie, sapere cosa facevano, come vivevano, è stato un tenermi viva nel ricordo di un Paese che tanto amo per la sua gente, i suoi luoghi, la sua natura… e che desideravo presto tornare a vedere e a visitare…
Per tutti questi motivi sono tornata a Dicembre… per salutare tutte le persone che ho conosciuto, e che non avevo potuto salutare a causa del mio ritorno improvviso in Italia.
Ho voluto tornare anche per salutare tutte le persone che lavorano in ASA, come gli insegnanti, e gli educatori che lavorano nelle case famiglia e negli asili, dove avevo iniziato un piccolo cammino di "intercambio". Per questo, ho sentito di dover completare ciò che lì avevo iniziato, soprattutto le relazioni, che sono molto importanti e che sono il principale motivo per il quale ho deciso di fare questo viaggio.
La mia prima settimana di permanenza lì l’ho dedicata a viaggiare….
L’Ecuador è un Paese molto vario di cui è impossibile stancarsi, che offre da sempre una molteplicità di bellezze naturali, clima, cibi, ma soprattutto di persone con i loro ritmi, stili di vita, abitudini, tradizioni, usi, costumi diversi, a seconda delle zone. La grande ricchezza che l’Ecuador possiede è il contrasto di tutti questi elementi che messi insieme lo rendono particolare ed unico!
La cosa più bella quando si arriva con l'aereo in Ecuador è vedere tutta quella gente che ti sta ad aspettare. Ti senti accolto ed aspettato come un re o una regina, da una marea di gente con in mano fiori, regali, striscioni, scritte, cuori… All'aeroporto quel giorno c'erano tutti i miei amici, con grossi mazzi di rose in mano. Quando ci siamo visti, ci siamo molto emozionati; io per averli re-incontrati e loro per riavermi di nuovo lì… Quest'estate c'eravamo lasciati piangendo per una situazione triste… da allora, mi hanno sempre aspettata… ora il pianto era di gioia!
Il mio viaggio come turista lì è stato alla volta della Foresta Amazzonica: da Quito a Tena, un passaggio incredibile, dalla Sierra Andina alla Selva Amazzonica dell'Oriente … un cambio di paesaggi, flora, fauna e popolazione ogni circa 20 Km… Sono passata poi nella Costa Meridionale che è molto varia e particolare; decine di Km. di meravigliosa spiagge bianche ed incontaminate.
Ma uno dei luoghi che ricordo per la sua unicità è Otavalo, uno dei più grandi Mercati de artesianias indigenas dell´America latina… frutta, verdura, animali, tessuti, prodotti artigianali… un´esplosione di colori!
Questo mio ultimo viaggio in Ecuador è stato particolare soprattutto perché si è svolto durante il periodo del Natale. Devo dire che sono stata molto felice di trascorrere questi momenti di preparazione alle Sante Feste, condividendo con amici e persone nuove, anche di culture diverse…
Fermarsi a Carcelén Bajo durante il periodo natalizio è stato per me motivo di grande condivisione con le persone del posto, che sentono forte queste festività. Mai come quest’anno ho avuto modo di vivere intensamente la "Novena Navideña". Ho partecipato agli incontri della Novena ed ogni sera ci trovavamo in casa di diverse famiglie delle contrade di Carcelén Bajo. È stato bello che ognuno abbia portato la propria testimonianza di fede e soprattutto pregare, cantare e festeggiare il Natale, condividendo insieme a persone di cultura diversa dalla mia: ciò mi ha permesso di fortificare il mio "credo".
Indimenticabile a mio avviso è stata la "rappresentazione" della "Storia del Niño Jesùs", interpretata dai bambini, giovani e ragazzi delle guarderie, delle scuole, delle case famiglia e del taller di ASA.
È bello "amalgamarsi" con le persone parlando la loro lingua, mangiando il loro cibo, ascoltando e ballando la loro musica e accorgersi che piano-piano diventiamo un po’ come loro e che loro diventano un po’ come noi… sono due differenti culture che si plasmano e creano l’amicizia tra popoli diversi che si riempiono di ricchezze fatte di scambi, condivisioni, fratellanza e quindi di amore…
Sabrina Magotti