Laura Scapin

Torna indietro

La bellissima esperienza in Ecuador…


Sono già passati tre mesi dal mio ritorno dall’Ecuador, ma ogni occasione è adatta per volare con la fantasia ricordando l’esperienza in quella terra lontana.
L’idea è nata dalla voglia, che si era manifestata già da tempo dentro di me, di mettere a disposizione un po’ del mio tempo a servizio dei più poveri e deboli, sogno diventato realtà grazie a delle splendide persone che mi hanno aiutata ad organizzare la permanenza, incentivando il mio già forte entusiasmo.
Il progetto di ASA in Ecuador, che permette a giovani di vivere questo tipo di esperienza, si chiama Spondylus: mette a disposizione l’alloggio e organizza l’attività di volontariato.
Io ho lavorato presso il Centro Infantile Miguelito, come aiuto e supporto all’organico, visto che i bambini sono tanti e le insegnanti si trovano con classi molto numerose (anche 35 bambini). Il gruppo assegnatomi era di 34, il "Jardin", l’ultima classe di asilo prima di iniziare le scuole elementari.
Le attività scolastiche del mio gruppo erano tra le più svariate: disegnare, leggere e scrivere le prime semplici parole e ovviamente giocare.
Il clima del centro era veramente di festa e di gioia: i bambini festeggiavano sempre il mio arrivo e non mancava la loro innocente curiosità sulle mie origini e sulle abitudini del mio paese.
Ovviamente le prime settimane non sono state facili, ma la presenza di persone davvero speciali e sensibili mi hanno aiutata a superare le crisi (soprattutto quando ho preso una fortissima influenza intestinale…).
Nei fine settimana e nei giorni di vacanza non mancavano gite e viaggi alla scoperta delle meraviglie naturali dell’Ecuador che non sono assolutamente meno a paesaggi da cartolina di mete molto più gettonate.
La mia permanenza è stata una miriade di emozioni quotidiane: non solo vivere a contatto con un popolo diverso, con diverse usanze e cultura ma anche riorganizzare la vita con una "famiglia" (in casa eravamo in 6 volontari) completamente nuova e con persone sconosciute, imparando a convivere e a rispettare le diverse abitudini.
Posso assicurare che è stata un’esperienza indimenticabile che apre la mente a nuovi orizzonti e che permette di assaporare l’importanza delle semplici cose della vita come l’amicizia, l’amore per il prossimo e la carità cristiana.

Laura Scapin

Torna su