Famiglia Pellichero

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lunedì, 13 aprile 2009

Io, noi, la crisi e Gesù


In questi primi mesi del 2009 ho rimuginato parecchio rispetto alla crisi economica diffusa in tutto il mondo. Le cifre che leggo fanno paura, le previsioni per il futuro ancora di più. Ma a colpirmi sono state soprattutto le parole di preoccupazione di tanti amici. Un problema grandissimo, di fronte al quale non riesco a farmi una idea chiara e precisa. In questa Settimana Santa ho provato a rifletterci un po’ alla luce della Pasqua di Gesù e ho trovato raggi di sole anche nelle riflessioni di altri fratelli, conosciuti e sconosciuti.

Ma, pur provandoci da qualche giorno, non riuscivo a scrivere un testo che fosse comprensibile… non lo era per me, tanto meno poteva esserlo per gli altri!

E grazie a questa incapacità, alla fine mi sono reso conto che poteva nascere solo una preghiera, una richiesta d’aiuto…

Gesù, la crisi economica colpisce la vita di tanti fratelli e sorelle nel mondo.

In Italia è grande la preoccupazione: tanti lavoratori sono in cassa integrazione, molti hanno già perso il lavoro.

E in tutto il mondo a pagare sono soprattutto i più deboli, chi già soffriva questo sistema che esclude… una lenta e cinica crocifissione.

Gesù, aiutami e aiutaci ad essere realmente sorelle e fratelli.

Aiutami e aiutaci ad essere nuovi Simone di Cirene, pronti ad assumere la croce anche di chi non conosciamo.

Aiutami e aiutaci ad essere umili come te, a non aver la presunzione di portare da soli da nostra croce, bensì di gioire della solidarietà delle sorelle e dei fratelli.

Aiutami e aiutaci a riconoscere, come il centurione romano sotto la tua croce, che i crocefissi di oggi sono figli del Padre e fratelli e sorelle di ognuno di noi

Gesù, tu sei stato fedele alla missione che il Padre ti aveva affidato. Avevi paura, ti sentivi solo e sei stato tentato più volte a cercare una soluzione più "normale", meno assurda.

A noi il Padre chiede di cambiare un sistema economico di peccato, che violenta la Madre Terra e rende schiavi la donna e l’uomo.

È il suo sogno, ma noi abbiamo paura… preferiamo la certezza di un sistema di morte che conosciamo, alla novità di una buona notizia di vita piena per tutti.
Per questo speriamo che la crisi passi presto, invece di scegliere decisamente un nuovo cammino, magari "assurdo".

A dire il vero, già conosciamo un’altra economia, un’economia solidale che mette al centro la persona e che propone una sobrietà felice. Ma preferiamo credere che può funzionare solo come testimonianza di poche persone di buona volontà e che il mondo cercherà sempre la felicità nel denaro.

Aiutami e aiutaci a camminare nella realtà, ad essere fedeli nella prova e nella sconfitta ma anche a riconoscere i numerosi segni di speranza e i tanti fratelli e sorelle che cercano la felicità nelle cose semplici

Aiutami e aiutaci ad essere fedeli al sogno del Padre.

Gesù, la tua resurrezione ha trasformato i discepoli. Nessuno aveva compreso correttamente la tua proposta. Per questo, nell’ora della verità alcuni ti hanno tradito e altri ti hanno abbandonato alla tua sorte. Con la tua morte i loro cuori erano feriti: tu li hai riempiti del tuo spirito di perdono. La tua resurrezione si trasformò in una esperienza tanto sconcertante quanto nuova, una realtà che obbligò i discepoli e tutta la comunità a rivedere le proprie aspettative e a mettersi di nuovo in cammino.

Gesù, oggi noi vogliamo essere tuoi discepoli. Aiutami e aiutaci a credere che sei veramente Risorto!

Ti voglio bene, tuo fratello minore

Nicola


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