Famiglia Pellichero

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domenica, 21 dicembre 2008

Tasselli di vita da settembre ad oggi

Carissimi amici, siamo rientrati in Ecuador già da tre mesi… il tempo vola e finalmente torno a scrivervi pure io!

È volato nel mese che abbiamo trascorso in Italia vivendo intensamente l’incontro con molti di voi e sempre volando ci ha portato alle soglie di questo nuovo Natale…

In questi mesi siamo sempre più coinvolti nella quotidianità ecuadoriana e sentiamo di aver fatto proprio bene ad affidarci ai consigli di chi ci suggeriva un periodo di tre anni… il tempo per entrare un po´ più approfonditamente nella realtà , per creare relazioni e goderne i frutti…!!!

A settembre Samuele e Gianluca hanno ripreso la scuola e quest’anno Gianluca ha iniziato il Jardin (l’ultimo anno di scuola dell’infanzia) nella scuola frequentata da Samuele …. E sento proprio la differenza rispetto a due anni fa, quando tutto ci era nuovo, non conoscevamo la lingua, né il sistema di funzionamento della scuola qui…. Che bello affrontare le cose nel "già conosciuto", che serenità sapere quello che ti aspetta… e quindi come è stato "naturale"comprare la uniforme per Gianluca o la lista del materiale scolastico d’inizio anno. Con questa serenità siamo entrati anche nella "Direttiva" delle due classi, un organo collegiale formato da 6 persone per ogni classe, consci di tutte le feste da organizzare (festa dei defunti, campionato sportivo, festa di Quito, festa di Natale, e… tutte quelle che seguiranno!!!) e la responsabilità di favorire l’unione fra i genitori e l’attenzione alle opinioni di tutti…. E in questo abbiamo fatto anche un giuramento solenne di disponibilità e fedeltà all’incarico ricevuto….

Nicola continua a seguire i volontari che arrivano, soprattutto da Francia e Italia, ed è bello vedere come l’esperienza di alcuni giorni o settimane per molti è occasione di riscoprire se stessi e la vita che ci accompagna, come cambiare per un attimo il punto di vista da cui si guardano le cose ti permette di vedere con occhi nuovi (vi ricordate "L’attimo fuggente?").

Anna cresce sempre più in birbanteria (travesuras) più che in altezza e rimane spesso con la baby sitter Teresa così mamma Angela può "lavorare" un part-time in ASA affiancando le due assistenti sociali Patricia e Giovanna sia nelle situazioni dei ragazzi di casa famiglia, sia nelle situazioni di appoggio familiare. Mi piace molto e sto imparando molto … specialmente nel modo di accompagnare le famiglie perché possano farsi carico dei loro figli, rispettando l’importanza del vincolo familiare e accompagnando con molta pazienza e poco giudizio…

Continuiamo nelle attività in parrocchia con i gruppi biblici e la partecipazione al Consiglio Pastorale per Nicola e al Plan Materno per Angela (eccoci proprio oggi mentre cantiamo uno dei villancicos, canti natalizi, alla festa di Natale dei quattro gruppi sostenuti dal Centro Missionario di Padova.)

Ad ottobre abbiamo anche vissuto la Festa di San Lucas con giochi, balli e cibi tradizionali; in novembre la Commissione Diocesana di Pastorale afro-ecuatoriana, accompagnata dai Comboniani, ha organizzato una S. Messa riprendendo simboli, musiche e danze di questa cultura… è stato molto bello…

Il nostro è un barrio marginale, gli affitti costano meno, e vi è quindi la presenza di molte persone nere (qui il termine più corretto da utilizzare è negro) che spesso continuano ad occupare lo scalino più basso della scala sociale. Penso sia stata una ricchezza per tutti poter valorizzare queste tradizioni che si stanno perdendo … tradizioni arrivate in Ecuador nel XVI secolo sulle navi degli schiavi prelevati dalla loro Africa per venire a lavorare le piantagioni dei proprietari terrieri (fra cui anche qualche ordine religioso…), e che sono state trasmesse di generazione in generazione per ricordare le proprie origini… La schiavit` in Ecuador è stata abolita nel 1854, ma il peso della discriminazione culturale è ancora molto forte….

Nel feriado (vacanze) dei primi di novembre siamo andati a visitare la Laguna di Cuyabeno nell’Amazzonia del nord del paese. Arrivati a Baeza, all’ingresso dell’Oriente ecuadoriano, per i successivi 200 km ci ha fatto compagnia l’oleodotto transecuadoriano, che dall’Amazzonia trasporta il petrolio alla Costa. Oltre a questa discussa opera dell’uomo (che porta benefici all’economia del paese, ma anche seri problemi ambientali), lungo il cammino abbiamo visitato anche le cascate di San Rafael, le più alte dell’Ecuador. E Samuele ci ha fatto una foto da "morosetti"…

Arrivati all’ingresso della Riserva di Cuyabeno, abbiamo proseguito per un’ora e mezza in canoa a motore, fino a raggiungere il nostro accampamento. In quei due giorni è stato avventuroso camminare nella foresta, vedere i suoi abitanti (scimmie, uccelli di ogni tipo, …), dormire nelle cabañas (bungalow) con solo la luce delle candele, navigare in canoa nel fiume e nel bosco allagato pescando pirañas e ammirando i delfini di acqua dolce...

Io Angela ho iniziato anche un corso di ballo con salsa merengue e musica tradizionale andina, chissà se è la volta buona che inizierò a sentire un po’ il ritmo, mentre Nicola non sa dire no e così si dedica a cose più "serie".

Come in occasione della festa di Quito, dove ha accettato l’invito a partecipare a un concorso di "bellezza" da parte di alcuni giovani del barrio (un gruppo che in Italia si classificherebbe come "anarchico". In realtà sono molto impegnati in attività sociali, di informazione comunitaria e di tutela dell’ambiente). Visto che per la festa di Quito si elegge la reina (regina) in ogni barrio, scuola, centro infantile… i giovani della Casa del Joven già da 8 anni si sono inventati una sfilata di uomini travestiti, in modo da scimmiottare il fatto che spesso la donna viene considerata solo per la sua bellezza. Hanno quindi allestito un palco nella via principale di Carcelén Bajo, convinto sei "bellezze" ad allegrare per un paio d’ore le molte persone che assistevano… e alla fine Nicola ha pure "vinto" ed è stato eletto/a Miss Hueca (come premio gli hanno consegnato un badile…) grazie agli applausi appassionati delle persone che frequentano la parrocchia!

Un caro saluto.

Angela

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