Famiglia Pellichero

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Año viejo y año nuevo


Dalla nostra ultima lettera-diario sono passati tre mesi e mezzo: proviamo a riassumervi un po' di vita!

Il 04 novembre la coccolata della famiglia ha ricevuto il Battesimo con il nome di Anna Pachakusi. E, per far onore al significato del suo secondo nome in quechua ("colei che allegra il mondo con la sua presenza"), è stata proprio una bella festa!! Anna è stata battezzata durante la S. Messa delle 10.30, insieme ad un bambino di 6 anni. Abbiamo sentito attorno a noi l’accogliente curiosità di tutta la comunità e soprattutto l’affetto delle persone con cui in quest’anno si sono costruite relazioni significative, con cui poi abbiamo condiviso un momento di festa nel salone parrocchiale: un pezzettino di pizza italiana cucinata nel forno del pane, i dolci fatti dalle donne del Plan Materno, il ballo della madrina Olga con la figlia Anaim. Una giornata emozionante per tutti noi (se volete leggere come l’anno vissuta i padrini italiani Irene e Claudio, leggete il NotiaAsa di dicembre 2007.
Qualche giorno dopo, con la saggia guida di don Mauro (e con tutta l’attrezzatura da montagna che ci ha messo a disposizione!), io (Nicola), Samuele, Claudio e Irene siamo stati sul vulcano Cotopaxi, che con 5.897 m. è la seconda cima dell’Ecuador. Entrati nel parco nazionale, siamo arrivati fino ai 4500 m del parcheggio e da lì, ben vestiti e con Samuele in versione black-block, in un’oretta siamo saliti fino ai 4800 m del rifugio e così Samuele ha potuto finalmente toccare la neve! Poi io, Mauro e Claudio siamo saliti fino ai 5000 m dove inizia il ghiacciaio: e, sarà stata la mancanza di ossigeno, Claudio stava prendendo rimedi drastici per convincermi che è meglio fermarsi a tre figli!

Il 13 novembre al mattino zia Irene è ripartita per l’Italia e soprattutto Samuele era molto triste, facendo riaffiorare con forza il "voglio tornare in Italia". Ma la fortuna ci è venuta in aiuto e lo stesso pomeriggio, facendo visita alla casa famiglia di Carapungo, abbiamo incontrato Lilo. Da tempo Samuele e Gianluca desideravano un cachorro (cucciolo di cane), solo che finora avevamo temporeggiato, avendo già intorno a casa una buona quantità di cani dei vicini o della strada. E invece ecco che incontriamo questo cucciolo bastardino di un mese proprio il giorno giusto, di taglia piccola (o almeno si spera rimanga tale, visto che in questi mesi è cresciuto molto…) e naturalmente Samuele e Gianluca entusiasti. Immaginatevi perciò, a metà novembre, le notti in famiglia Pellichero: mamma Angela impegnata con le poppate e le coliche di Anna, papà Nicola con Lilo dentro il suo scatolone nella stanza a fianco che alterna sonno e latrati e con Gianluca da alzare un paio di volte perché non faccia la pipì a letto! E questi possono essere i risultati al mattino!

A metà novembre è tornato in Ecuador don Fabio Lazzaro, che fino ad aprile era stato cappellano della nostra parrocchia: ora sta vivendo come parroco nella periferia di Esmeraldas, città al nord della costa del paese. Pochi giorni dopo è atterrato, sempre proveniente da Padova, don Giampaolo Assiso e con il suo arrivo la nostra parrocchia di circa 40 mila persone torna ad usufruire del servizio di due sacerdoti.

E arriva il 6 dicembre, che qui è importante non tanto perché San Nicola, bensì perché è la festa della fondazione della città di Quito da parte degli spagnoli. E quella settimana tutta una serie di festeggiamenti, dalla guarderia di Gianluca con sfilata per il barrio, alla scuola di Samuele anche qui con sfilata arricchita dalla banda musicale di un collegio. E poi i numeri delle varie classi nel cortile della scuola, con Samuele impegnato a ballare la lambada, a cambiarsi per vestirsi da otavaleño o da chulla quiteño super emozionato che accompagnava la sua compagna di classe Micaela, fra le candidate a diventare la reina (regina) della scuola.

Poi è arrivato il Natale e Anna è stata protagonista nel ruolo di Gesù Bambino sia nella rappresentazione dei bambini del catechismo, nell’incontro dei Plan Materno delle varie parrocchie (con noi Giuseppe e Maria!) dove il gruppo di Carcelén Bajo ha allestito una rappresentazione con villancicos (canti tradizionali) e in un altro villancico che abbiamo rappresentato come genitori della classe di Samuele.

In parrocchia invece quest’anno il presepe proposto è stato un tronco secco per rappresentare i momenti della nostra vita in cui ci sentiamo stanchi e spogli, con sopra il Bambin Gesù simbolo di nuova speranza nella quotidiana sofferenza e di possibilità di una nuova opportunità … La notte di Natale, nella S. Messa, i rappresentanti dei diversi gruppi parrocchiali hanno seminato alcuni sementi in alcuni buchi fatti nel tronco e già stanno nascendo fili d’erba di vita nuova…

A S. Stefano ci siamo spostati nel sud di Quito per tre giorni di incontro fra i missionari diocesani di Padova, con l’aiuto di Morena che seguiva Samuele e Gianluca durante i nostri lavori. Bella e significativa è stata la presenza di Angelo Zambon, che lavora nell’ufficio missionario di Padova, e che per 18 anni ha vissuto e messo su famiglia ad Esmeraldas. Si trovava in vacanza con la moglie Lucia presso i famigliari di lei, ma è stata una grazia averlo con noi alcuni giorni.

Contagiati dall’aria di vacanza e dal profumo dell’oceano, rientrati a Carcelén Bajo il 28 pomeriggio, il mattino del 29 la famiglia al completo è ripartita per la costa!

Dopo un lungo viaggio con tratti di strada disastrati (non vi consiglio quello da El Carmen a Pedernales!) e nonostante i problemi elettrici, ci siamo fermati a Don Juan, un isolato villaggio di pescatori, dove abbiamo alloggiato alla Posada el chileno, nome dovuto al proprietario Sergio, cileno da 35 anni in Ecuador. Un clima semplice e familiare, con le sue tre figlie che facevano a gara per tenere in braccio Anna. Il giorno dopo è arrivata una famiglia tedesca, da quattro anni residente nel sud di Quito in quanto Frank insegna tedesco ed inglese nel Collegio Tedesco. Le loro bimbe Paula e Pia sono coetanee di Samuele e Gianluca e quindi noi adulti abbiamo avuto un po' di respiro.

Nei giorni successivi abbiamo visitato la vicina cittadina di Jama e visti muñecos nelle più diverse posizioni: seduti davanti casa, stesi sull’amaca, abbracciati ad una palma, alla guida di una moto, …

Il 02 gennaio, in compagnia dei nuovi amici, ci siamo spostati a Canoa, cittadina che sta vivendo una fase di sviluppo turistico: le alte onde che si infrangono nelle lunghe spiagge richiamano infatti surfisti nazionali, stranieri e bagnanti meno atletici e questo fa da volano a tutta l’economia locale.

E qui sotto potete vedere Anna in braccio a un surfista (mancato) e tutti noi davanti alla cabaña dove abbiamo alloggiato, così magari a qualche amico vien voglia di ferie in Ecuador…

Rientrati in capitale, la nostra vita prosegue nella quotidianità.

Anna sta bene, lo dice pure il pediatra che ieri l’ha vista per una visita di controllo. Da un mese ha iniziato ad afferrare i suoi giochetti e questa settimana abbiamo iniziarla a legarla quando è seduta nella sua seggiolina, perché altrimenti scivola nel pavimento!

Spesso la scambiano per un maschietto, perché qui è tradizione che le bambine portino gli orecchini già dalla nascita. Quando in clinica dopo il parto ci hanno chiesto l’ok per farle i buchi alle orecchie ci hanno colto di sorpresa e abbiamo detto di no, vediamo se prossimamente ci lasceremo convincere…

Gianluca continua felice le sue giornate in guarderia dove tutti gli vogliono bene. Negli ultimi mesi viveva un po' d’indecisione in campo affettivo, ma il ritorno della sua compagna Estefany (che per nove mesi si era trasferita in costa) gli fa dire sicuro che lei è la sua novia (fidanzata).

Dove riesce a farci arrabbiare è invece nel cibo: non gli piace mangiare (per lui è più un fastidio!) e per cenare ci mette più di un’ora.

Anche Samuele è contento della scuola, dove nelle valutazioni di fine anno ha ottenuto il voto migliore della sua classe. È ben inserito con i suoi compagni, forse anche troppo… infatti questa settimana la direttrice lo ha lasciato un giorno a casa per punizione perché in classe spesso disturba e, riconosciuto leader dai compagni, altri lo imitano. Vedremo se queste difficoltà lo aiuteranno a ridimensionare un po' la sua voglia di essere sempre il migliore.

Angela naturalmente è occupata soprattutto con Anna, che però la accompagna in ASA alle varie riunioni di equipe dell’Area di accoglimento e appoggio familiare, ultimamente piuttosto impegnative perché stanno facendo un lavoro di progettazione dei prossimi 2 anni. È contenta del suo gruppo biblico Los Mastodontes (dove vive la classe più benestante della nostra parrocchia) perché sperimenta una relazione più vera rispetto ai mesi scorsi, con le persone che condividono il loro vissuto e cercano, con gli altri, di sentirsi piccola comunità.

Io (Nicola) sto seguendo il progetto Spondylus. In questi mesi in ASA abbiamo ospitato Georges, Severine e Stephane provenienti dalla Francia e le amiche Francesca e Sabrina arrivate dal Veneto.

È stato con noi alcuni giorni anche Alan che la settimana scorsa è rientrato in Svizzera dopo aver visitato l’Ecuador per tre settimane insieme a Joanne, che invece si è fermata per altri due mesi di volontariato. E domani sera arrivano altri due ragazzi francesi!

Sono contento di questo "lavoro": contribuire a rendere possibile che alcune persone vivano un’esperienza di volontariato che, nella sua semplicità, può arricchire enormemente ed essere una tappa fondamentale nella loro vita. Un intreccio di nuove relazioni che si sta rivelando una bella opportunità anche per il sottoscritto… e per Angela che prende contatti per future vacanze in Francia e Svizzera!!

E per questa volta, fine degli aggiornamenti!

Hasta luego

Nicola (lo scrivano) e Angela (il supervisore) con Samuele, Gianluca e Anna

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