Famiglia Pellichero

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Famiglia attenta

Domenica 09 dicembre 2007

"Due spiccioli" (Mc 12, 41-44)

Mi viene subito da pensare ai due spiccioli quando sono fermo al semaforo. A chiedermeli è il bimbo che fa capriole, il disabile, la vecchietta indigena ricurva su sé stessa, il ragazzo giocoliere, il giovane vestito da robot… la domanda di rito: è giusto oppure no darli questi due spiccioli? Ma ciò che veramente mi interroga sono queste non relazioni che si consumano tra il rosso e il verde di un semaforo…
Ma sono altri i "due spiccioli" presentati nel Vangelo di Marco che Gesù presenta come insegnamento ai suoi discepoli…
Li ritrovo nei "due spiccioli" delle donne del Plan Materno che sono venute a trovarmi a casa per la nascita di Anna portandomi uova e latte in dono….
Questi "due spiccioli" è pure il meglio possibile che molte famiglie cercano di dare ai loro figli… anche se agli occhi di altri può sembrare poco…
Oggi pomeriggio sono andata a scuola di Samuele; il comitato genitori ci aveva convocato tutti per chiedere 10$ a bambino per la festa di Natale per comprare un gioco, un sacchetto di caramelle e una merenda per ciascuno. Una mamma ha subito detto che per lei erano troppi, che aveva due figli nella scuola e che con il suo lavoro poteva permettersi di pagare solo 5$ a bimbo…. Ha suggerito che si poteva prendere un gioco più semplice….
La maggioranza ha preferito la quota di 10$ per comprare qualcosa in più grande, di migliore….
Io non mi sono opposta perché era già stata una piccola battaglia persa nella classe di Samuele la settimana scorsa dove avevo proposto i 5$ (con 2$ si compra un puzzle, 1 per le caramelle e ne restavano 2 per fare un po’ di festa a scuola!) e che poi ciascun genitore facesse il regalo che volesse a casa propria… ma la maggioranza aveva votato contro perché "se uno vuole bene a suo figlio, per suo figlio deve fare questo sforzo…"
Le famiglie più in difficoltà generalmente non parlano, le persone abbassano la testa e per evitare altre umiliazioni cercano di fare il possibile…. Mi domando però se il bene che si vuole ai propri figli si vede dal prezzo del gioco dato a scuola… mi interrogo sulla pressione sociale… sul consumismo che calpesta le persone, la loro dignità, e che pretende di misurare il loro amore per i figli.
Oggi, quindi, ho solo proposto di unificare le idee di regalo (la proposta iniziale era di 10$ + 10$) e di fare o come classe (si era già stabilita la quota di 10$) o come tutta la scuola… e per fortuna è stata accettata. Si è scelto l’opzione di fare uguale per tutti i bambini della scuola e, se resteranno soldi in avanzo, saranno tenuti per le prossime feste in programma (festa del bambino, della famiglia, …).
La signora ha continuato ad esporre le proprie difficoltà e quindi diversi genitori, nonché il presidente del comitato, le hanno ripetuto la tiritera che se voleva bene ai propri figli doveva farlo, così come anche loro facevano fatica…. e che per chi non verserà i soldi, il proprio figlio non riceverà il regalo alla festa….
La signora alla fine si è alzata piangendo ed è uscita dicendo che lei è da sola con i figli, senza marito… e che non ce la faceva…. Che umiliazione per lei… che giudizio sul suo amore per i figli… che tristezza….
La riunione è continuata. Ci siamo ridivisi in gruppetti per classe e il nostro rappresentante ha continuato ad aizzare i genitori a fare il regalo come classe, perché altrimenti come scuola è più difficile controllare se tutti pagano, che alla fine verrà fatto un regalo da pochi soldi, ecc…
Ormai ero nera e ho detto che io preferivo un regalo da 3$ per mio figlio, anziché da 6$, ma che tutti i bambini potessero ricevere un piccolo segno… che fatica….
Ma penso che anche voi possiate capirla perché non si differenzia molto da altre riunioni fatte alla scuola materna di Samuele in Italia… essere missionari in questo mondo penso significhi anche mettere al centro la persona e non le cose, il denaro…. E in questo c’è lavoro per tutti….
I "due spiccioli" sono le cose che consideriamo di poco valore dell’umanità che incontriamo. Gesù ci insegna a non trattare con superficialità, a saper guardare oltre le apparenze.
I "due spiccioli" sono tutto quello che la vedova aveva per vivere. E lo ha dato per gli altri, si è donata completamente con umiltà… che esempio!
I "due spiccioli" sono quelli che possiamo dare noi… ciascuno di noi, ciascuno nel suo luogo di vita, di lavoro, di scuola dei figli, nella sua quotidianità che è sociale perché in relazione ad altre persone…
A tutti noi l’augurio di saper riconoscere e valorizzare i "due spiccioli" propri e delle persone che ci circondano… e un Buon Natale nella semplicità.

Nicola e Angela, con Samuele, Gianluca e Anna - missionari laici fidei donum

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