Elisa De Dea

"Porque eres libre para alcanzar tus sueños"

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"Te quiero yo, y tu a mí, somos una familia feliz, con un fuerte abrazo y un beso te diré: mi cariño es para ti…"

Ecuador, Quito, Colinas del Norte: ecco come cominciavano le mie giornate a "Pequeño Cielo", circondata da bimbi meravigliosi… il ricordo più bello della mia esperienza in Ecuador! Ma facciamo un passo indietro… Innanzitutto mi presento: sono Elisa, ho 26 anni, e abito con la mia famiglia a Bolzano Vicentino, in provincia di Vicenza. Quest’estate ho trascorso tre settimane a Quito con il progetto Spondylus e ho vissuto un’esperienza che, quasi scontato dirlo, non dimenticherò mai! Ciò che mi ha spinto a partire è stata prima di tutto la mia grande passione x i bimbi, sempre avuta fin da ragazzina, e la voglia di contribuire, nel mio piccolo, a donare un sorriso in più a quelle meravigliose creature. Così sono partita, con tanta voglia di fare, di conoscere, di scoprire.

Arrivata a Quito una domenica mattina sono subito stata sistemata a casa di Nancy, la coordinatrice di Spondylus, dove ho alloggiato durante tutto il periodo della mia permanenza in Ecuador. Nancy, il marito Boris e le figlie Micky e Gaby, sempre gentili e disponibilissimi, mi hanno veramente accolta come una di loro… le interessanti chiacchierate con Boris, un uomo di grande cultura, i bei momenti con la Micky e la Gaby, le mie sorelle "adottive", di cui ricordo soprattutto il bellissimo rapporto che le legava, le feste della Shizu e le fusa della Peche (il cane e il gatto della casa!), e l’immensa disponibilità di Nancy… Per quelle tre settimane sono stati per me come una seconda famiglia!

Il giorno successivo al mio arrivo sono stata accompagnata a "Pequeño Cielo", un centro infantile a Colinas del Norte, dove ho conosciuto la mia classe, composta da bimbi di 2 e 3 anni. Il primo ricordo che ho di loro è quando mi hanno accolta urlandomi in coro "¡Hola! ¡Hola! ¡Hola!", cercando di attirare la mia attenzione in ogni modo… dolcissimi!!!
Il mio compito era quello di aiutare le educatrici in tutte le attività: giocare coi bambini, aiutarli a mangiare, accompagnarli in bagno o, nel caso dei più piccini, cambiar loro il pannolino, metterli a nanna per il riposino… Che gioia quando i bambini mi cercavano, mi chiamavano, volevano essere presi in braccio… e come mi riempivano il cuore di felicità ogni mattina quando entravo in classe e mi correvano incontro a braccia spalancate urlando "¡Hola Elisa! ¡Hola Elisa!", con quella luce negli occhi impossibile da descrivere e altrettanto impossibile da dimenticare. Un’esperienza così ti resta dentro perché ti dà l’opportunità di renderti utile per gli altri ma anche, e soprattutto, per ciò che quei bimbi riescono a darti essendo semplicemente loro stessi. E come loro anche tutte le educatrici del centro con cui ogni giorno a pranzo, mentre i piccoli erano a nanna, facevo lunghe chiacchierate parlando di tutto, ma soprattutto confrontando le nostre culture e sorridendo su quanto differissero in alcune cose.

Dall’Ecuador mi porto un gran bel ricordo anche di tutte le persone che ho conosciuto attraverso Spondylus, oltre a Nancy impossibile non nominare Anita, una responsabile di Asa che vive nella casa dei volontari, la sua passione per Shakira ed il suo essere completamente "loca", e tutti gli altri volontari, soprattutto italiani, francesi ed ungheresi. Insieme a loro ho avuto modo di visitare le bellezze di Quito e dell’Ecuador in generale, durante il nostro tempo libero e nei week end. Il centro storico di Quito, patrimonio dell’Unesco, la Mitad del Mundo, Otavalo, Mindo, la splendida e misteriosa Amazzonia e molti altri bellissimi posti, tutti da conoscere e da vivere.

Questo viaggio mi ha insegnato e lasciato molto… I paesaggi, i profumi, i colori, la disponibilità della gente, i miei meravigliosi bambini, quella luce speciale nei loro occhi, ed il cielo, quel cielo stupendo tanto immenso e così vicino che si tocca un dito. ¿Por qué? Concludo con una frase letta su un muro di Quito… "Porque eres libre para alcanzar tus sueños"!

Elisa De Dea

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