Lara Borella

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Domenica 18 maggio 2008
... nella terra dei colori

Oggi è proprio una giornata grigia. Negli ultimi giorni sembrava fosse ricominciato il "verano", l'estate, cioè quella stagione in cui piove poco e splende quasi sempre il sole, mentre l'"invierno" è il tempo in cui piove quasi tutti i giorni.
Oggi è una giornata "invernale", le nuvole sono talmente basse (ovviamente tutto è relativo a 2800 m slm) che sembra di essere in pianura padana... a tratti piove, anche forte.
Questa mattina p. Nicola è passato a svegliarmi alle 4.30: c'era il Rosario dell'Aurora e non volevo assolutamente perderlo: si parte a piedi con la statua della Madonna dicendo il rosario camminando. Stamattina siamo partiti dalla cappella di San Carlos e siamo arrivati a quella di San Josè de Moran. È cominciato alle 5, nella più assoluta oscurità. Eppure qui, a quell'ora c'è già vita: c'è gente che parte per andare a lavorare, magari al sud di Quito, o in centro, gli autobus passano veloci (su strada sterrata), cominciano ad accendersi le luci dentro le case, qualcuno guarda fuori curioso... eravamo una ventina di persone, molte erano signore della Legione di Maria, alcune provenienti dai barrios più lontani dalla parrocchia.
Per me, che non amo la preghiera del rosario, tantomeno a certe ore della notte, è stata una testimonianza forte. Non so dire quanti anni abbia la signora Maria del barrio Ecuador, ma vedermela che saliva alle 4.40 per andare al rosario, mi ha fatto capire quanto sia importante questa preghiera così semplice e ripetitiva per la gente povera e semplice. La signora Maria è proprio cara, potrei "adottarla" come nonna, visto che la mia nonna Maria è mancata ormai cinque mesi fa. Ogni volta che dalla vendita del formaggio, al mercoledì, ne avanza uno, di quello "tipo mozzarella", me lo porta e me lo regala, perché sa che mi piace. Poi mi abbraccia, facendomi sentire che mi vuole bene. La signora Maria, dopo aver portato per un tratto la statua della Madonna, ha acceso una candela, una luce per poter distinguere i colori di questa fredda mattinata, i colori delle bettonelle con cui stanno pavimentando l'ultimo pezzo di strada e la piazza, i colori della sua corona che continuava a sgranare, il colore del cielo che cominciava a schiarire.

Questi giorni di maggio sono proprio speciali per la nostra parrocchia: ci stiamo preparando a festeggiare i 10 anni di fondazione, che ricorrono proprio il giorno del mio trentesimo compleanno... Insomma, a fine mese abbiamo tre giorni di festa grande: Flavio sta tentando di vendere 3000 biglietti della "rifa" (lotteria). In palio ci sono dei bei premi utili: frigo, fornello con forno da cucina, lavatrice, bicicletta, chitarra e premio sorpresa... la gente compra volentieri i biglietti da un dollaro, perché l'esposizione dei premi in chiesa fa proprio gola a molti... Ci saranno due messe speciali, un concerto, un ritiro per i "politici" (presidenti e amministratori dei barrios), un ritiro per chi costituisce il consiglio pastorale. Ci sarà anche il ricordo di padre Luigi Vaccari, che è morto in un incidente stradale circa 20 giorni dopo aver festegiato l'inaugurazione della parrocchia...
Da qualche sabato ho cominciato a frequentare un corso al FEPP (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio) dal titolo "Formazione di Formatori nella Gestione per Competenze". È molto interessante, anche se è un po' dura il sabato sopportare 8 ore di lezione... oltre al fatto che il corso è in centro, al sabato ci sono meno autobus e ci metto circa 1 ora e mezza per raggiungere la sede di Codesarrollo, dove si svolge il corso. Adesso il modulo è "a distanza", vuol dire che ho il materiale da studiare a casa un questionario di verifica, oltre a 10 presentazioni in power point da studiare... è difficile trovare il tempo per mettersi a studiare, però siccome è davvero interessante cerco di fare il possibile per arrivare preparata.
Il mio lavoro procede bene, la collaborazione con ASA è molto interessante, anche se cominciamo ad avere alcuni problemi con il progetto dei Centri Infantili e i Centri di Appoggio Scolastico: la crisi alimentare che sta facendo aumentare i prezzi dei prodotti in tutto il mondo qui si fa sentire in maniera straordinaria, e i soldi che ci dà l'INNFA (Istituto Nazionale dell'Infanzia e della Famiglia) per l'alimentazione non ci bastano più. Questo ci preoccupa, perché ASA non ha i soldi per dar da mangiare agli 805 bimbi dell'asilo e ai 325 ragazzini dei CAEs. Stiamo cercando di capire come fare a risparmiare sul cibo senza pregiudicare la salute dei bambini che ci sono affidati... Per questo abbiamo ricominciato a riunirci con le parrocchie e le comunità religiose che lavorano negli stessi territori in cui lavora ASA, e sta diventando uno spazio di collaborazione interessante, anche a livello di pianificazione pedagogica.
Abbiamo festeggiato il "Dia del libro y de la rosa" in 3 biblioteche su 4, ci manca solo la biblioteca di Carapungo che festeggeremo sabato pomeriggio. È stata un'esplosione di attività culturali, dalla musica folclorica alla danza classica, dalla lettura di racconti al teatro e ai trampolieri...
Bello, emozionante.
E poi abbiamo avuto visite: Giuliano ed Enrica di Asiago, Claudia, Betta e Marilena dalla Commissione laici dell'Ufficio Missionario. In particolare con queste ultime abbiamo vissuto momenti molto interessanti, complice il "feriado" del primo di maggio, un "ponte" dal giovedì alla domenica...
Ah dimenticavo, fra 3 settimane i miei ragazzi del catechismo riceveranno la Cresima, che emozione!!! Adesso la preparazione è più "spicciola", domenica ad esempio abbiamo pensato di fare una piccola verifica... vedremo come andrà.
Diciamo che non mi annoio per niente in quest'ultimo periodo, inoltre ci stiamo preparando alla visita del Vescovo di Padova accompagnato da don Valentino. E io mi sto abituando all'idea di tornare a casa, la data si avvicina a grandi passi, non sarà certo facile "chiudere" questa esperienza che lascerà grandi tracce nella mia vita e magari mi aiuterà a vivere in maniera più semplice la mia vita in Italia. Ma ce la farò, sicuramente il nipotino che presto nascerà nella mia famiglia a Tencarola mi aiuterà, insieme al lavoro in seminario, all'impegno in parrocchia e all'amore dei miei cari, a reinserirmi pienamente in quello che è il mio mondo. Certo un pezzo di cuore rimarrà in quest'angolo variopinto di mondo che mi ha coccolata in questi due anni molto belli della mia vita...

Beh, mi mancano ancora più di tre mesi qui, che sono intenzionata a "spremere" fino in fondo, per poi ripartire carica di questa esperienza.

Vi abbraccio

Lara

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