Stefano, Marco e Giovanni

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Quest’anno tocca a noi!

Siamo Stefano, Marco e Giovanni, e quest'anno tocca a noi!
Siamo i protagonisti di un viaggio da Noventa Padovana a Quito e ritorno, alla scoperta dei progetti di sviluppo che stanno continuando a dare i frutti nelle terre dell'Ecuador, fertili e ricche.
Un viaggio premio che ci ha dato la possibilità di scoprire un popolo, quello ecuadoriano, pieno di fascino legato alla tradizione e pronto ad accogliere chi si intreccia con la sua storia per portare cambiamento.
"Vieni e vedi" è il motto del premio dedicato ai volontari delle associazioni di Noventa Padovana che dà la possibilità di conoscere le storie e opere di altri volontari che gratuitamente hanno fatto tanto. Il premio, giunto quest'anno alla sua dodicesima edizione, e che storicamente ha portato i suoi vincitori a visitare le realtà dell'Argentina, per il primo anno cambia meta per dirigersi verso i territori che hanno visto nascere ASA, dal cuore e dalle braccia di missionari italiani. Da un anno ASA è entrata a far parte del comitato del "Premio Mino e Norma Bellabona", proponendo la riscoperta, ad anni di distanza, di un viaggio in cui i due avevano potuto conoscere i fondatori di ASA.
Con il solo merito di essere dei volontari, noi tre, membri della comunità dei capi del gruppo scout AGESCI di Noventa Padovana, siamo stati testimoni di incontro, di amore e di gratuità, di collaborazione tra due culture per uno sviluppo possibile e di una crescita visibile grazie alla collaborazione ed al lavoro di tanti.
Il nostro viaggio ha preso il via a Quito, guidati da Nancy ed Anita, alla scoperta del barrio Carcelèn Bajo e delle attività di ASA, dagli uffici ai centri infantili del "buen vivir" alla casa famiglia, passando per il centro diurno per disabili.
Nelle giornate quiteñe abbiamo potuto conoscere i missionari padovani che operano nella parrocchia di "Luz y Vida", altro quartiere della periferia nord della città, in cui assieme a don Giovanni e don Saverio lavora Luigina, missionaria laica fidei donum.
I centri CAE organizzati da ASA e dalle parrocchie aiutano le famiglie dei quartieri nella gestione dei bambini durante le ore in cui i genitori lavorano e l'alternativa è lasciare a casa soli i bambini in età scolare.
Dopo aver incontrato Bepi Tonello, il nostro viaggio è continuato a tappe serrate verso Salinas de Guaranda, dove Erica e Luca del Gruppone di Treviso ci hanno accolto nella casa dei ragazzi e testimoniato una realtà di servizio inserita all'interno di un villaggio, che è esempio di sviluppo sostenibile operato con la collaborazione di missionari italiani. Il modello di sviluppo sostenibile ha trovato un terreno fertile nella popolazione locale ed ha portato alla creazione di realtà produttive organizzate in cooperative locali. In questo contesto è nata una casa in cui i ragazzi, che lavorano e guadagnano, e sentono la necessità di avere un posto dove coltivare la propria cultura, possono valorizzare le loro competenze in arti e mestieri.
Nell'ultima tappa del nostro breve viaggio di scoperta, siamo finalmente arrivati a Duràn, quartiere in espansione della città di Guayaquil, dove abbiamo incontrato altri missionari padovani, in zone, queste, di frontiera, nelle quali le famiglie abitano case di canna di bambu e l'acqua arriva solo tre giorni alla settimana. Qui il lavoro è appena cominciato e le cose da fare sono molte, qui la chiesa missionaria ha bisogno di idee e persone per dare a tutti la possibilità di andare a scuola.